Vorrei perdermi nel bosco,
incontrare le ombre nate da me,
mai più tornate
nel grembo dell'anima;
vorrei rotolarmi con loro nell'erba,
sentire i profumi delle forme,
nuotare nell'aria eccitata dei sogni.
Vorrei perdermi nel bosco,
nudo di me,
togliermi qualsiasi resistenza,
e lasciare che solo il piacere del vento mi guidi.
Improvvisa tempesta,
ma fulmini non arrivano,
calmi di luce nascosta.
Nasce una nuova pelle,
come se il costato si aprisse
e l'acqua lieve mi creasse di nuovo.
Ed ecco, magica creatura,
dire nuovi linguaggi,
sconfiggere le ombre,
creare nuovo il mio frutto
mentre lo bacia.
Sarà dolce, ora,
l'arcobaleno lieto