Sai che sono un po' stanco
di essere povero?
Di dormire su un sasso,
di camminare a piedi nudi,
di prendere freddo di inverno...
Perché insulti così il denaro?
Forse perché ne hai da buttare?
Io l'ho sentità la povertà
l'ho anche chiamata Sorella
Ma tu?
Lo sai cos'è il tremito che ti spezza le ossa?
Lo stomaco che brucia e calcia
perché incinta del nulla,
del niente che hai mangiato
E i denti che si rovinano nel vuoto
Io la scelsi,
Io potrei cantarla.
Ma ora no.
Quando vedo un bambino che non può studiare
Quando so di una donna che non può fuggire dalle botte
Dillo a lei che il denaro è sterco
Dillo a loro: "rinuncia"
Io, che sono il Poverello, non riesco.
Non sputo così sulla sofferenza.
Non ripetere il Vangelo
come un poeta di corte
per rubare il sorriso
Lo vivi?
Altrimenti stai zitto
Perché la tua bestemmia
- la nostra bestemmia -
non sarà dimenticata
per la festa di Francesco, 4 ottobre 2013
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